lunedì 25 luglio 2016

Francesco La Centra il fotografo- custode delle memorie e dei saperi Terra: la Lucania.

Francesco La Centra  il fotografo- custode delle memorie e dei saperi  Terra: la Lucania.

Nativo di Ferrandina, in provincia di Matera, dove vive, Francesco La Centra è fotografo autodidatta ed espressionista del realismo magico lucano. Lo incontro dopo l’inaugurazione del Museo di Palazzo Arcieri Bitonti “In viaggio in Basilicata” come unico autore dell’esposizione fotografica permanente ivi allocata.

                                                               
Che cos’è la fotografia?
La fotografia è un attimo che rispecchia un momento.
Hai dei maestri cui ti ispiri?
Sì. Franco Pinna di cui mi sono innamorato artisticamente. 
Come nasce l’artista Francesco La Centra?
Da una fotografia di Franco Pinna  che ritrae il funerale di un bambino celebrato proprio nella piazza del mio paese Ferrandina.(MT)

Ritrai il Sud, tra memorie e territori prettamente lucani: da cosa nasce questa scelta?

La mia è una ricerca fotografica per documentare l’autenticità della mia Regione a partire dalle sue tradizioni religiose, antropologiche e magiche. È un passato che esiste ancora e che per me si trova nelle rughe dei volti anziani dei lucani e nei paesaggi lunari della Lucania.

Come incontri i soggetti?

È  un cammino sensoriale che attraversa i paesaggi poetici della mia Lucania, umani e religiosi: le mie modelle sono infatti i novantenni. Colgo nei solchi di una terra gli stessi passaggi di memoria tracciati sui volti  dei vecchi e delle vecchie che incontro nel mio peregrinare.

Preferisci chiamarla Lucania e non Basilicata perché?

Nella parola Lucania vedo l’essenza di questa regione antica, mentre in Basilicata c’è  solo un richiamo politico.

Come è cambiata la Lucania seconde te da Sud e Magia di De Martino ad oggi?

Oggi ci sono solo i ricordi di quelle memorie documentate da De Martino, eccezione  fatta per la Magia Bianca che ancora vive tra le mura di case che sembrano musei e che sono  accessibili grazie ai valori di questa gente.
Non ho bisogno di bussare ad una porta per incontrare l’autenticità di queste persone che mi ricevono con il massimo dell’apertura e con la purezza . Ignorando l’evoluzione tecnologica quando mi aprono  la porta mi chiedono:  – Mò amma scì sopela Rai? – ( Ora andiamo sulla Rai?) e lì io realizzo quanta memoria c’è ancora in queste ultime persone.




Che cos’è la Magia Bianca?

La magia leggera, i riti tradizionali, l’affascino: la pratica con cui solo le donne tuttora esercitano la medicina  antropologica e naturale che appartiene alle memorie di questa Terra.
A me interessa ritrarre l’espressione che nasce sui volti delle donne, che custodiscono questa tradizione magica, questo repertorio di conoscenze arretrate.

Che cos’è il rito del Mal di Sole?

È un affascino che si esprime con una sorta di preghiere magiche il cui effetto è quello di elevare lo stato di malessere, ad esempio un mal di testa, consacrandolo metaforicamente in Resurrezione del Cristo.

Nelle storie che incontri c’è paganesimo e cattolicesimo e un sincretismo magico: cos’è per te la memoria?

La memoria è un passaggio attraverso cui possiamo conoscere noi stessi.



Che rapporto c’è per te tra poesia e fotografia?

La mia Terra è sempre stata povera perché sfruttata. Nelle case di questi anziani trovo il ritratto fedele dei valori della mia terra, ricca di poesia, di semplicità, di autenticità. Terra fertile per i poeti.
Entrare in queste case e scoprire ancora un letto con  i grani di rosarii piuttosto che  imbattersi in una parete con un quadro e su questo quadro ancora immagini sacre, famosi santini, mi ridona quel senso di appartenenza alle mie radici.  
E per me fotografia è documentare.

La tua memoria esistenziale che rintracci nel volto delle donne rugose appartiene ad una Musa Ispiratrice?

Sì, si tratta di mia nonna paterna con la quale ho vissuto un rapporto materno, un ricordo indelebile della mia infanzia.

Nadia Lisanti


Francesco La Centra su loralegale.eu 
Mostra "Il velo di Iside - La natura tra stupore e disincanto” - agosto 2011 Ferrandina (Matera)
- Mostra personale "Territorio e memoria” nella splendida location dei Sassi di Matera “Spazio dell’angelo” presentata dal Pittore Nicola Filazzola e in collaborazione con il maestro Lino Sabino - dicembre 2012
- Mostra collettiva "Profezie miti e visioni - L'arte Lucana e il nuovo tempo” in "Eventi Arte 2012” Palazzo della Provincia di Potenza - dicembre 2012
- Mostra personale “Noi” ospitata dal Circolo ARCI Linea Gotica di Ferrandina (Matera) 2013
- Mostra collettiva Regione Lazio “Fotografare è arte visiva - Sacralità” Torre dei Monaldeschi - Civitella D’Agliano (Viterbo) - marzo/ maggio 2013
- Mostra collettiva itinerante con dodici opere complessive raffigurante “Il Tempio di Hera fra passato e presente” con in patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturari e del Turismo, a Bernalda (Matera) Sala Incontro Metaponto Museo Archeologico - luglio/agosto 2014 (cinque artisti e due di fine Ottocento e con il siciliano Claudio Marchese, la pugliese Gianna Tarantino, il ferrandinese Francesco La Centra)
- Mostra personale presentata da Pasquale Doria e Franco Arminio “Passaggio a sud est - La Lucania in prospettiva” con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturari e del Turismo , ospitata nell’ex Ospedale San Rocco di Matera dall’ architetto Biagio Lafratta. Mostra riconosciuta dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) - febbraio/marzo 2015
- Mostra fotografica personale e documentaria presso il Polo Museale Palazzo Ducale di Tricarico (Matera) curata dalla Dott.ssa Antonella Carbone patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturari e del Turismo “Radici di una identità” - marzo/maggio 2015
- Installazione personale al Jazz.it Collescipoli (Terni) in collaborazione con l’Associazione Culturale Onyx jazz club MATERA - giugno 2015
- Festival Duni 2015 un “matrimonio artistico” tra le immortali musiche di Vivaldi e di Paganini e le suggestive fotografie di Francesco La Centra sulla Lucania rappresentando le quattro stagioni in Lucania. Nella Corte dell’ Ex Ospedale S. Rocco di Matera. Unica manifestazione di questo tipo in Basilicata ad essere riconosciuta di valenza internazionale dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali con contributo del Fondo Unico dello Spettacolo.
- Installazione personale al Festival della Paesologia “La luna e i calanchi” di Aliano (Matera) con il direttore Artistico Franco Arminio - agosto 2015
- Installazione personale nella terza edizione de “Le notti della magia, sulle orme di Ernesto De Martino” organizzata dall’amministrazione comunale di Albano di Lucania (Potenza) - agosto 2015
- Selezionato al contest fotografico biennale di fotografia 2015 “Basilicata travel food experience” Milano Mondadori Megastore, con il GAL Bradanica - settembre 2015.
Pubblicazioni nelle testate giornalistiche
- Corriere della sera - Magazine “Sette” del 18 luglio 2014 Numero 29
- Libro “Il Gezziamoci un festival per il territorio - I messaggi del banditore” N° 2 foto sul banditore Albano di Lucania
- Il Lucano magazine maggio/giugno 2015 Anno XIII Numero 116 - Intervista a cura della giornalista Veronica D’Andrea “Fotografia per tradizione e missione”



  


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